Luca Signorelli e Roma
La mostra Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte, allestita nei Musei capitolini e visitabile fino al prossimo 3 novembre, celebra il rapporto con Roma di uno dei principali protagonisti del Rinascimento italiano, il grande artista cortonese (1459 ca – 1523) autore, tra le altre cose, dello spettacolare ciclo di affreschi della Cappella di San Brizio, nel Duomo di Orvieto: le Storie degli ultimi giorni — con le Storie dell’Anticristo, la Risurrezione della carne, l’Inferno, il Paradiso e varie immagini di ispirazione dantesca — che furono ammirate anche da Michelangelo, il quale le aveva ben presenti nella memoria durante la realizzazione del capolavoro della Sistina.
Attraverso un’attenta selezione di circa 60 opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali per la prima volta esposte a Roma, la mostra intende mettere in risalto il contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano di Signorelli e offrire nuove letture sul legame diretto e indiretto che si instaurò fra l’artista e Roma
Tra le opere brillano alcuni capolavori: il Martirio di San Sebastiano (dalla Pinacoteca Comunale di Città di Castello), il Cristo in croce e Maria Maddalena (dagli Uffizi), il Tondo di Monaco e la Pala di Arcevia. E una sezione è dedicata a tre fra le più belle e originali invenzioni di Luca Signorelli sul tema, a lui caro, della Madonna col Bambino.
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