In libreria La vendetta di Oreste, l’ultimo romanzo di Giovanni Ricciardi

E’ in libreria da un paio di mesi l’ultima avventura del commissario romano Ottavio Ponzetti, il personaggio creato undici anni fa da Giovanni Ricciardi. Si intitola La vendetta di Oreste (Fazi, 222 pp., 12 euro) e il protagonista questa volta è un esule istriano giunto a Roma nel 1954, in fuga dalle terre passate alla Jugoslavia all’indomani della guerra e da un clima di intimidazione e violenza.
Il vecchio Oreste ha un segreto. Poco prima di morire, costretto in un letto d’ospedale, chiede di poter parlare con un amico di famiglia, proprio il commissario Ponzetti. Ma è troppo tardi, e così l’uomo porta via con sé un’oscura verità. Dieci anni dopo, Marco, il figlio di Oreste, invita Ponzetti nell’appartamento dei suoi genitori per mostrargli gli oggetti che ha rinvenuto in una cassaforte e di cui nessuno era al corrente: una pistola risalente alla seconda guerra mondiale e una lettera indirizzata a un misterioso Ulisse da parte di una donna. La scoperta, insieme ad altri dettagli, getta un’ombra sul passato di Oreste…
Da qui parte l’indagine non ufficiale di Ponzetti, che si svolgerà tra Roma, Trieste e la Slovenia, intorno all’enigmatica storia dell’uomo: un caso in cui, come sempre, vengono coinvolti il fidato ispettore Iannotta e i familiari del commissario. Una storia che porterà tutti a confrontarsi con il dramma, a lungo taciuto, dell’esodo istriano e dei profughi giuliano-dalmati.

In un giallo denso di indizi e interrogativi da sciogliere, a metà tra l’indagine poliziesca e la ricostruzione storica, Ottavio Ponzetti darà finalmente voce al destino taciuto di un uomo, vittima di una tragedia collettiva, che per tutta la vita è rimasto legato a un passato lontano che lo ha persino privato del diritto alla memoria.

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