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Il melodramma, la melodia napoletana, i brani dialettali, i motivi folkloristici, quelli strumentali, le musiche da ballo. E, poi, le suggestioni straniere, dalla chanson d’Oltralpe al rock’n’roll e al jazz d’Oltreoceano. La poesia dei cantautori, il movimento del beat, la complessità del pop progressivo, le cantine del folk revival. E ancora il reggae, il rap, l’hip hop. La storia della canzone italiana è davvero una vicenda multiforme e assai affascinante.

C’è un sito internet che la racconta. O meglio, che la “canta”, mettendo a disposizione migliaia di brani provenienti dalle raccolte dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, in collaborazione con archivi pubblici e privati. Si chiama Canzone Italiana (http://www.canzoneitaliana.it), ed è una vera e propria enciclopedia sonora, una piattaforma per l’ascolto on line dell’inestimabile patrimonio canoro italico nell’arco di oltre un secolo, dal 1900 al 2000.

I materiali musicali sono consultabili per genere, autore, interprete, musicista, insieme a sezioni tematiche (vere e proprie playlist curate da famosi artisti italiani e dai più importanti esperti del settore) e a materiali grafici delle produzioni.

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