Si intitola “Springsteen on Broadway” ed è l’album che dà conto dell’«unico vero lavoro regolare, dal martedì al sabato» che il rocker del New Jersey abbia mai svolto in vita sua.
Infatti, tra l’ottobre del 2017 e il dicembre di quest’anno, il Boss ha tenuto una serie di concerti “one man band” al Walter Kerr Theater di New York City: cinque spettacoli a settimana in uno spazio che ha una capienza di quasi mille posti a sedere e che ogni sera, ovviamente, ha registrato il “sold out”. L’enorme richiesta di biglietti d’ingresso proveniente da tutto il mondo era del resto facilmente immaginabile. Così il programma, che inizialmente prevedeva la conclusione degli show il 26 novembre dell’anno scorso, si è prolungato fino a oggi.
Sul palco newyorkese Springsteen racconta la propria storia prendendo spunto dall’autobiografia “Born to Run”, pubblicata nel 2016, e interpretando al piano e alla chitarra alcuni dei suoi più brani più significativi.
A metà dicembre, probabilmente il 16, lo spettacolo teatrale, la cui ultima serata è prevista per il giorno precedente, sarà presentato in anteprima sulla piattaforma Netflix, contestualmente alla pubblicazione dell’album, mixato da Bob Clearmountain e masterizzato da Bob Ludwige disponibile in doppio cd e quadruplo vinile.
Tra le tracce, molti capolavori, da “Growin’ Up” a “Thunder Road”, da “Born in the Usa” a “The Promised Land”, da “Born to Run” a “Tenth Avenue Freeze-Out”.